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Come scrivere curriculum vitae e lettera di presentazione

Trovare un lavoro non è certo cosa facile, ma spesso non si sa nemmeno come "cercarlo".
Occorre innanzitutto:
  • conoscere il mondo che vi circonda: le aspettative dei datori di  lavoro, le necessità dei settori a cui vi   rivolgete, le norme che lo regolano, i vostri diritti e doveri;
  • avere le idee chiare sulle vostre capacità, punti di forza e di  debolezza che vi contraddistinguono e sulle condizioni che ponete (accettereste un lavoro part-time, all’estero, o inferiore alla vostra  qualifica?);
  • definire, magari con l’aiuto di un consulente d’orientamento, una strategia per affrontare il mercato del lavoro.
Molte delle opportunità di lavoro vengono ricercate attraverso canali informali (amici, parenti e conoscenti, autopromozione, ambiente professionale), il cui uso riduce le opportunità lavorative a disposizione di tutti con una forte penalizzazione nei confronti di chi non possiede le conoscenze adeguate. Si evidenzia ancora una volta il fallimento del canale informale rappresentato dalla rete dei Centri per L'Impiego, che rivestono un ruolo assolutamente marginale. Un'altro canale di ricerca del lavoro è rappresentato dalle agenzie private per il lavoro e agenzie di somministrazione di lavoro.

Come scrivere curriculum vitae e lettera di presentazione

Il  curriculum vitae rappresenta una carta d'ingresso importante per attirare l'attenzione dei selezionatori ed indurli a contattarvi per un colloquio.
A  seconda dell'azienda a cui lo mandate, dall'impressione che volete fare  e dalla posizione a cui vi candidate, il curriculum può assumere  versioni diverse.
In generale è meglio inviare curricula ben strutturati ad aziende di cui avete valutato attentamente le necessità.
Un curriculum deve:
* creare una prima impressione favorevole;
* essere corretto nella forma e completo nei contenuti;
* essere conciso;
* invitare ad un approfondimento con la convocazione ad un colloquio di selezione.
Nella stesura del proprio curriculum conviene:
*  focalizzarsi sulle informazioni veramente significative per la  candidatura, omettendo eventualmente quelle che non hanno collegamento  con la posizione richiesta o che possono risultare penalizzanti (non  barare);
* evidenziare le proprie capacità, valorizzare le mansioni svolte, dare continuità alle esperienze esposte;
* il curriculum non deve mai superare le 2 pagine; nel caso di ricerca del primo impiego è sufficiente una sola pagina.
Ogni curriculum deve essere lo specchio di chi lo scrive, deve essere inviato al responsabile della selezione accompagnato da una lettera di presentazione, che spieghi all’azienda il motivo della candidatura.
Una volta redatto il proprio curriculum e una volta meditato sulla  tipologia dell’azienda a cui sottoporlo, è arrivato il momento di  spedirlo.
Oltre ad utilizzare il solito servizio postale, è  preferibile inviarlo via e-mail.
Per non rimanere spiazzati è il caso di affinare la propria strategia:
  • invia il tuo curriculum via e-mail solo se la presenza dell’azienda in rete ti sembra "vera". Puoi valutare l’efficacia di un sito dalla sua  frequenza di aggiornamento o dai reali servizi che eroga agli utenti.  Nel dubbio non rinunciare ad usare il servizio postale;
  • considera che molti utenti della posta elettronica sono diffidenti nell’aprire file inviati in allegato da sconosciuti in quanto potrebbero contenere  virus. Molte aziende si limitano a leggere i testi contenuti nelle  e-mail;
  • attento, la posta elettronica spesso induce ad un rilassamento delle formalità in chi scrive (facilità nel dare del tu, ad essere prolissi, ad immaginare dall’altra parte un amico);
  • indirizza con precisione la tua e-mail: spesso è ricevuta da persone non deputate all’analisi dei curricula ma che devono essere in grado di  interpretarne l’oggetto per poi smistare il curriculum a chi di dovere;
  • se  hai un sito personale puoi indicarlo tra le informazioni del c.v. ma non costringere il selezionatore a visitarlo per capire chi sei:  potrebbe non averne voglia o tempo per farlo;
  • non  esagerare con le possibilità che ti consente la tecnologia: banner, foto a colori, animazioni, Java script, non è detto che siano graditi dai selezionatori che, peraltro, potrebbero anche avere software non  idonei alla decodificazione delle più recenti amenità tecnologiche.
La lettera di presentazione

La  promozione della propria candidatura, presso potenziali datori di  lavoro, iniza con l'invio del proprio curriculum vitae il quale deve  essere sempre accompagnato da una lettera di presentazione ad evidenziare il profilo professionale per il quale ci si propone.
La lettera di presentazione, che deve essere indirizzata al responsabile dell'ufficio del personale o all'indirizzo esatto indicato nel caso si rispondesse ad un'inserzione, deve chiaramente evidenziare il profilo professionale per il quale ci si candida. Non deve contenere indicazioni generiche ma va personalizzata di volta in volta in base al tipo di  lavoro per il quale si concorre e al curriculum inviato con la stessa.
E' indispensabile:
  • indicare l'azienda a cui si propone;
  • bisogna evidenziare un certo interesse per la stessa e per le attività svolte;
  • mai candidarsi per un "qualsiasi lavoro";
  • illustrare  le proprie caratteristiche personali, le proprie competenze, descrivere perchè sei il candidato ideale e il contributo che puoi apportare  all'interno dell'azienda.
La  lettera di presentazione è quindi la “spiegazione” del curriculum, collega e spiega le informazioni in esso contenute, serve a chiarire i percorsi sia formativi che lavorativi svolti fino a quel momento e indicati nel curriculum vitae.
Il colloquio di lavoro

Il  colloquio di lavoro implica un giudizio relativo, infatti non è sempre il migliore ad essere scelto, ma chi risponde alle necessità che l’azienda ha in quel momento.
Il colloquio si basa sulla comunicazione, è importante saper gestire le emozioni per valorizzare le proprie capacità. Gli argomenti su cui può  vertere solitamente sono:
* presentazione del curriculum;
* singole esperienze lavorative;
* lavoro ideale;
* le conoscenze che si hanno riguardo all’azienda (cosa fa, in che settore lavora…);
* il carattere del candidato e la sua capacità di autovalutazione;
* il tempo libero.
Non  sono importanti solo le cose che si dicono, ma ricopre una grande  importanza anche l'atteggiamento che si assume. Si deve badare a:
  • voce: il tono, il timbro, volume, ritmo;
  • postura: movimenti del corpo, gesti, posizione delle gambe, delle braccia, delle mani, manipolazione degli oggetti;
  • viso: posizione degli occhi, della bocca, delle sopracciglia, lo sguardo, il sorriso;
  • corpo: la vicinanza e la lontananza, l'uso dello spazio;
  • simboli: abbigliamento, ornamenti, pettinature. Per quel che riguarda  l'abbigliamento, bisogna curarlo evitando di presentarsi vestiti in modo  trasandato ma senza rinunciare ad esprimere la propria personalità.

colloquio di lavoro cosa fare e cosa non fare

        SI               
   
* informarsi sugli obiettivi e problemi dell’azienda
* evidenziare il contributo che si può apportare
* vestirsi in modo appropriato
* avere un atteggiamento positivo
* ascoltare con attenzione le domande e rispondere con precisione e sintesi
* valorizzare le proprie capacità, conoscenze ed esperienze di lavoro

 NO



* arrivare tardi
* monopolizzare la conversazione
* portare il discorso su questioni personali
* essere reticenti, non voler dare informazioni su di sé
* avere le idee poco chiare
* essere passivi o al contrario essere aggressivi
* mostrare subito troppo interesse per la retribuzione.      
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